un interessante articolo di Paolo Attivissimo che puoi leggere integralmente cliccando QUI e del quale copio solo le prime battute dalle quali si capisce bene di come si usino lecose senza sapere il come ed il perchè.
In questo caso si parla di web ed informatica in genere, ma il concetto lo si può applicare ad esempio anche nel mondo automobilistico dove non è certo il fatto di aver conseguito la patente e quindi di poter guidare, a garantire alcunchè.
Si va da quello che guida l’auto sfidando le leggi della fisica (ed infatti poi si impasta, spesso coinvolgendo chi sfortunatamente incrocia la sua strada) a chi non conosce i comandi dell’auto, senza che questo gli impedisca però di usarla tutti i giorni.
Scrive Attivissimo:
Una ricerca della Bicocca smonta il mito della competenza informatica giovanile. Poiché i ragazzi usano dispositivi che si connettono in modo trasparente, invisibile, non percepiscono Internet come un’infrastruttura di base.
Stanno crescendo in un mondo nel quale non solo non sanno, ma non possono smontare, smanettare, sperimentare. Tutto questo non crea nativi digitali. Polli di batteria, piuttosto.
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Ci sono molte cose che sfuggono ai “ggiovani” internettiani, spesso abili solo a inviare foto e filmati.
Una cosa che i lascia sgomento, per esempio è la quasi totale assenza nei centri commerciali di schede madri, video e altro, se non come “ricambi”.
Il dubbio è che l’utente medio non solo non sia in grado di smontare un computer e di rimontarlo, ma che la cosa non lo interessi proprio.
Tranne un piccolo gruppo di smanettoni, molti dei quali interesati solamente a potenziare le prestaxini grafiche per i videogiochi.
Eppure costruirsi il computer, installare uno o più sistemi operativi e configurali non è particolarmente difficile, e aiuta molto a capire come funzionano e come utilizzarli.
boh?