Per comodità devio le telefonate delle due linee aziendali sul cellulare il che mi consente anche di bloccare call center molesti ed ecco che mi ritrovo con 227 numeri bloccati, in continuo aumento.
Secondo le varie autorità Garanti è logico essere sottoposti ad un simile martellamento di telefonate, che siano truffaldine o meno, da parte di call center?
Senza considerare la pessima abitudine di fare telefonate mute o, come accade sempre più spesso, con messaggi registrati ai quali diventa impossibile opporsi.
Leggi questo post del 2014: Stop alle telefonate mute? Si fa per dire…
Su Twitter segnalo tutti i numeri definiti “Il rompipalle del giorno”, non prima di aver fatto una verifica sul ROC che di fatto è quasi inutile visto che come scrivono sul sito:
“è possibile risalire all’anagrafica della/le società esercente/i l’attività di call center sulla base delle informazioni dichiarate dalle stesse società al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC). Se la numerazione inserita non è stata dichiarata al ROC, la ricerca non produrrà alcun risultato.”
Se non c’è l’obbligo di inserire i numeri con cui chiamano, va da sè che ci danno in mano una pistola scarica con la quale difenderci.
Capita, raramente, di trovare alcuni numeri e sistematicamente invio una Pec con la richiesta di cancellazione dei dati, tuttavia in un paio di volte la richiesta è stata ignorata e solo dopo la minaccia di una segnalazione al Garante, ho ottenuto la cancellazione.
Il Roc non funziona, al pari del Registro delle Opposizioni, per cui l’unica via è quella di fare un controllo su Tellows e verificare le segnalazioni degli utenti, il che talvolta mi permette di fare un blocco preventivo di quelle telefonate perse, ma moleste.
Leggi anche: Sempre vietate le telefonate commerciali pre-registrate o mute senza il consenso dell’interessato
Ogni qual volta protesto su Twitter, citando questa o quella compagnia telefonica, arriva il messaggio che mi informa che la numerazione cui faccio riferimento non rientra fra quelle autorizzate, come dimostra il doppio scambio avuto tempo fa con Vodafone e Fastweb*.
Affermazione che scarica la responsabilità su soggetti terzi, ma una domanda sorge spontanea e non sono mai riuscito ad avere una risposta esauriente.
Se la maggior delle telefonate avvengono da soggetti estranei alla Rete ufficiale, escludendo alcuni truffatori, com’è che se aderisci ad una loro offerta, poi la compagnia telefonica dà corso alla sua attivazione?
Se fatta da soggetto estraneo e/o non autorizzato, va da sè che la cosa dovrebbe cadere nel vuoto, invece no, visto che una sola volta stavano per fregarmi, quando mi ha telefonato un call center esterno di Telecom … leggi: Se il call center Telecom tenta di “fregare” i clienti già acquisiti…
Quindi, quando ti disturbano, sono soggetti sui quali le compagnie non hanno potere, quando però accetti una proposta commerciale, diventano loro partner attendibili.
(*) Vero che si potrebbe reclamare, ma l’ho già fatto nel 2008 (giusto 13 anni fa, tanto per dire!) contro Fastweb, il Garante ha aperto un’istruttoria che mi ha dato ragione, ma non è cambiato nulla.
Ed infatti, pescando tra i tanti post scritti dal 2008 ad oggi, ecco quello del 2015: nonostante la conferma da parte di Fastweb della cancellazione dei miei dati, sto ricevendo telefonate sia da numeri in chiaro, sia nascosti e puntalmente glielo segnalo senza ottenere nulla in cambio, se non le classiche risposte attendiste.
… e quello del 2017, dove il titolo racconta da subito il succo della storia: Fastweb, nella frase “chiedo la cancellazione dei dati” cosa non hai capito?
Purtroppo lo Stato, i legislatori, i vari Garanti e, spiace dirlo, anche alcune associazioni di consumatori, non hanno capito il nocciolo della questione, come spiegavo in questo post del 2019, del quale pubblico un estratto:
“…è stato assegnato il prefisso che identifica i call center e quindi secondo la grande pensata dei nostri legislatori quando ti chiamano vedi il prefisso, sai che è un call center e non rispondi.
Peccato che il vero problema non sia rispondere o meno, ma il fatto che abbiano chiamato senza il tuo consenso.
Nel momento in cui ho il telefono in mano il danno è fatto. Potevo essere sotto la doccia oppure a letto, se privato, oppure stai lavorando e vieni interrotto, resta il fatto che disturbi pur sapendo che non potresti farlo.
Non ultimo, c’è anche l’incapacità di capire cosa sta dicendo l’utente: Con i call center non se ne esce, tuttavia anche l’Autorità ci mette del suo…
Aggiornamento del 11.06.2021
Leggo su Il Salvagente che: L’Autorità ha ordinato a Fastweb il pagamento di una sanzione di oltre 4,5 milioni di € per aver trattato in modo illecito i dati personali di milioni di utenti a fini di telemarketing.
Oltre alla multa l’Autorità ha ordinato a Fastweb di adeguare i trattamenti in materia di telemarketing in modo da prevedere e comprovare che l’attivazione di offerte e servizi e la registrazione di contratti avvenga solo a seguito chiamate effettuate dalla rete di vendita attraverso numerazioni telefoniche censite e iscritte al Roc.
Fastweb infine non potrà più utilizzare i dati contenuti nelle liste anagrafiche fornite da partner terzi, senza che questi ultimi abbiano acquisito un consenso specifico, libero e informato dagli interessati alla comunicazione a terzi dei propri dati.
Il provvedimento nei confronti di Fastweb segue quelli già adottati nei confronti di Eni Gas e Luce, Tim, Wind Tre, Iliad Italia e Vodafone, che hanno comportato l’applicazione di sanzioni per un importo complessivo di circa 70 milioni di euro.