Il titolo del post si aggancia al titolo dato da Oxfam al contributo che ho scritto tempo fa ed intitolato per l’appunto La goccia scava la roccia.
Quanto segue fa riferimento ad alcuni scambi di opinioni avuti in questi giorni con alcune Amiche dopo l’invio dei post de Il Fatto Alimentare sull’uso della Carne separata meccanicamente (CSM) nella maggior parte dei wurstel.
Madamin mi ha scritto in merito dicendomi che:
Sai che da quando mi hai mandato queste notizie le prime volte non ho mai più comprato würstel di pollo? Prima ogni tanto li compravo ma ora non voglio più vederli neanche dipinti (quelli di maiale già non li prendevo). Ma che schifo!
Al che le ho raccontato che proprio il giorno prima Ele la Silente che non mangia carne, ma che la cucina per il figlio adolescente, mi diceva che ultimamente non gli fa più nulla del tipo wurstel, Teneroni, ecc… così come non compra più il tonno perchè ha letto sul Blog dei marchi che fanno pesca “non sostenibile”….
Poi ci sono amiche che leggono tutte le etichette al super e devono poi fare i conti con genitori o mariti che fanno rimostranze per il tempo “perso” nel fare la spesa.
Da parte mia ritengo sia meglio fare acquisti consapevoli, piuttosto che delle rinunce anche se poi, certo, capitano situazioni in cui si deve scegliere da che parte stare ed io scelgo la coerenza.
Scherzando ho aggiunto che sto plagiando i miei Bloggers… 😉
Rok ogni tanto dice che da quando ci sono io lei vive male perchè è diventata più consapevole e non sopporta più nessuna stortura ed infatti l’altro giorno in profumeria le hanno dato un campione di marca e lei per prima cosa ha letto gli ingredienti, per poi sbottare con un “che cavolo, è un prodotto di marca e poi mi mettono il Dimethicone come terzo ingrediente!!!”
Stesso atteggiamento che hanno avuto alcune Amiche ed altri lettori (uno su tutti Walter il Rin…) che dopo il post sul MIT sono andati a controllare i vari prodotti che avevano in casa, scoprendo per l’appunto che questo potente battericida fortemente allergizzante è effettivamente presente in tanti, troppi, prodotti.
Mi ha scritto Alessandra su Instagram, dove ho attivato la modalità rompicoglioni:
Sei la voce di tutte le coscienze che hanno il piacere di leggerti! Il mare è l’enorme insieme di miliardi di gocce.
Il nostro guaio è non accettare che l’individualismo ci sta uccidendo; scuotere le coscienze come fai tu, significa applicare quello spirito di servizio che fa la differenza.
Tu sei una goccia, anch’io lo sono, e poi anche gli altri amici che ci leggono … e speriamo che siano sempre di più, fino a che il nostro rigagnolo d’acqua non si trasformi in mare.
Mi piace vivere nell’utopia , perché mi aiuta a sperare che il sogno crea la nostra realtà.
Anche se qualcosa potrebbe cambiare, vista la recente decisione della Commissione europea di limitare l’impiego di tre conservanti utilizzati nelle salviettine per i bambini o nelle creme per il corpo
Madamin confermava infatti il suo cambio di atteggiamento:
E’ vero, purtroppo anch’io vivo un po’ male perchè mi sono messa a leggere tutto! Mannaggia, oltre a metterci più tempo, quando vado a fare la spesa compro sempre meno di quello che avrei bisogno perchè non sono soddisfatta!
E dopo la mia battuta circa il fatto che avessi una cattiva influenza sugli Amici, Madamin ha poi precisato che: Però lo fai a fin di bene!
Ed ecco che torna prepotente l’idea che la goccia scavi la roccia, anche se in questo caso le mie Amiche oppongono poca resistenza avendo capito benissimo che Il consumatore informato FA la differenza e che l’importante è avere le conoscenze per fare acquisti consapevoli.
Vuoi mangiare cibo spazzatura? Non voglio farti cambiare abitudini, ma preferisco che tu sappia cosa stai facendo…
* * *
Ecco le regole delle nuove etichette alimentari, in vigore dal 13 dicembre 2014. Guarda il video per conoscere tutte le novità.
Per quel che mi riguarda, nessuna psicosi, ma una consolidata abitudine che mi porta ad informarmi (che sia comprare del cibo, un’aspirapolvere oppure cambiare banca) in modo da poter fare scelte consapevoli e che siano le migliori per me.
D’altro canto l’alimentazione è uno dei fattori che può far girare al meglio il nostro corpo, ma sappiamo bene che ci sono poi comportamenti, fattori esterni e genetici che possono migliorare o peggiorare la nostra salute.
Io concordo sul fatto che in linea di massima siamo quello che mangiamo, poi se uno ha la fortuna di poter mangiare pane e catrame e vivere fino a 100 anni, buon per lui.
Resto dell’idea però che l’ignoranza (nel senso di “ignorare” i fatti) consapevole o meno, non sia mai un affare.
Come detto, meglio sapere e decidere di fregarsene e/o di non farsi condizionare (scelta personale, purchè non sia in conflitto con il Bene comune – vedi: inquinare) piuttosto che vivere senza sapere nulla di ciò che può pregiudicare, anche in parte, la nostra salute e/o la qualità della nostra vita.
Va bene informarsi, guardare i componenti, ma che non diventi una psicosi.
Se pensi che un cibo ti farà male, sicuramente lo farà. mi sembra che molte raccomandazioni alimentari, vengano ripetute come mantra. Conosco gente che mangia pochissime verdure, frutta e a 80 anni sta benissmo!
Altri me compreso che curano l’alimentazione da anni, hanno avuto un infarto.
ed infatti, come dico spesso, io preferisco quasi uno che le cose le sa, ma se ne frega, piuttosto di uno che vive di proposito nell’ignoranza…
Ciao Paoblog!
Per certi versi è più semplice vivere essendo profondamente ignoranti ……