Rieccomi alle prese con un cliente che non paga alla scadenza.
Dopo due solleciti, nessuna risposta, ci mancherebbe, tuttavia anche in questo caso sono andato sul loro sito per scoprire che è presente la Carta dei Valori. 😀
Si parla di Etica e leggo che S. “persegue la sua missione con trasparenza, integrità morale, onestà e rispetto della verità, leggo che tutti i soggetti che collaborano con la Società devono comportarsi con assoluta coerenza ed armonia con tali principi”.
Dal mio punto di vista rispettare gli accordi commerciali è Etico, corretto e doveroso.
Ma la realtà dei fatti si scontra quanto scritto.
Ed ecco che a fronte di una fattura scaduta al 10 gennaio 2015, il pagamento non è stato effettuato, si ignorano i solleciti ai quali, peraltro, non ci si degna neanche di rispondere.
E’ anche vero che sulla Carta dei Valori è scritto che “La Società non vuole trarre vantaggi a danno dei Clienti, se non tramite la gestione lecita di rapporti contrattuali chiari, privi di ambiguità e trasparenti nel riconoscimento degli interessi delle partì contraenti”.
Vero anche che nulla si scrive circa il rispetto dei Fornitori. 😉
Resta il fatto che l’Unione europea ha adottato la direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. (vedi: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-216_it.htm)
“Le imprese devono pagare le loro fatture entro 60 giorni di calendario a meno che non concordino diversamente con una clausola contrattuale esplicita e qualora tale prassi non sia gravemente iniqua per i creditori.”
Abusare della posizione dominante, nel rapporto Cliente-Fornitore, imponendo un pagamento a 90 giorni r.b., rispetto al precedente di 60 giorni, è iniquo.
Imporre la rimessa diretta, è iniquo.
Non rispettare gli accordi ovvero la scadenza della fattura, è scorretto.
Non rispondere alle mail di sollecito è maleducazione, ma quando un’azienda ti fa penare per 522,05 €, mica pretenderai pure un pò di educazione?
Ovviamente non demordo, a costo di mandargli un sollecito al giorno, tuttavia mi sono rotto le scatole di leggere delle Direttive UE sui pagamenti; normative & direttive belle da leggere, ma totalmente inapplicate, perlomeno in questa italietta.
E quindi sto preparando una bella mail da inviare, per l’appunto alla UE, così come feci parecchi anni fa ed ottenendo, in risposta, una telefonata da Bruxelles dove un paio di avvocati della UE chiedevano chiarimenti per delle situazioni che non conoscevano.
E forse il problema è tutto qui, chi legifera, non conosce la vita reale…
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